Immagina di entrare in un bar affollato: la luce soffusa, la musica in sottofondo e, al centro di tutto, una figura carismatica, concentrata a mescolare, agitare e versare. La barlady è l'artista di un moderno palcoscenico, dove ogni cocktail è un'opera d'arte. Nel corso degli anni, il ruolo della donna dietro al bancone si è evoluto e trasformato: da semplice esecutrice a vera e propria protagonista, in grado di definire tendenze e creare atmosfere magiche.

Ma cosa occorre per diventare un’esperta nella preparazione di cocktail? Questo articolo ti svelerà il ruolo affascinante delle barlady, e come, con la giusta formazione, anche tu potresti diventarlo.

Come diventare barlady

EBS India International Bartender School

Il primo passo per diventare barlady è iscriversi a un corso specifico. Tra i tanti i corsi di bartending, però, devi individuare un percorso di qualità. Diventare una barlady, infatti, non significa solo imparare a preparare un cocktail: significa creare un’esperienza per il cliente, dosando con sapienza passione, creatività e precisione.

E, quindi, un buon corso dovrebbe approfondire tutta una serie di elementi, come:

  • tecniche di base del bartending: miscelare, agitare, versare, e utilizzare gli strumenti del mestiere come shaker, misurini e colini;

  • conoscenza degli ingredienti: comprensione dei vari tipi di alcolici, liquori, bitter e mixers, e degli ingredienti freschi come erbe, frutti e spezie;

  • creazione di cocktail: imparare a miscelare, presentare, equilibrare sapori e texture;

  • storia e cultura del cocktail: i segreti dietro ogni bevanda, le storie delle persone che le hanno inventate;

  • servizio al cliente: comunicazione efficace, gestione delle richieste dei clienti e dei conflitti;

  • gestione del bar: organizzazione del lavoro, controllo delle scorte, pulizia e manutenzione delle attrezzature.

  • tendenze attuali e specializzazioni: ultime tendenze nel mondo dei cocktail (mixologia molecolare, bevande a basso contenuto alcolico), o approfondimenti sull’arte della presentazione;

  • branding e marketing personale: come costruire una presenza sui social media, partecipare a competizioni di bartending e creare un marchio e uno stile personale.

Corso barlady

Dove trovare un corso così completo? Semplice, a EBS (European Bartender School). Il nostro corso barlady Milano è progettato per darti più di alcune semplici lezioni: sarà un viaggio, che ti conferirà l’esperienza equivalente a sei mesi di lavoro in un cocktail bar. In quattro settimane, imparerai più di 65 cocktail, in una scuola costruita ad hoc, dotata di area per la pratica con bar e bancone professionale.

Naturalmente, a EBS troverai anche corsi di approfondimento su temi specifici che possono essere utili a ogni barlady: Cafè Academy ne è un esempio; gli appassionati di torrefazione i baristi alle prime armi scopriranno tutti i segreti del mondo del caffè.

Barlady: lavoro

Bartender layering a B52 cocktail shot

Gli ambiti nei quali potrai lavorare sono molti: dai bar alle grandi catene alberghiere internazionali, dai ristoranti stellati ai club esclusivi. La crescente popolarità dei cocktail artigianali ha portato anche a una maggiore domanda di specialisti in mixologia in eventi privati, feste e matrimoni. In questi casi, spesso le barlady lavorano come freelance in modo autonomo.

Inoltre, molte barlady scelgono di intraprendere percorsi imprenditoriali, lanciando i propri locali, creando linee di prodotti o offrendo consulenze specializzate. Con dedizione, passione e continua formazione, la carriera di una barlady può essere gratificante e dare la possibilità di lasciare il proprio segno nel settore.

Barlady: quanto guadagna

Quando si parla di retribuzione nel mondo del bartending, e in particolare per il ruolo della barlady, la risposta può variare molto. Il guadagno di una barlady, infatti, è influenzato da una serie di fattori:

  • la posizione geografica, che gioca un ruolo cruciale. Lavorare in un bar nel centro di una grande città offre una retribuzione e mance maggiori rispetto a un locale in una cittadina di provincia;

  • l'esperienza e la reputazione personale; una barlady, nel tempo potrebbe diventare nota per le sue doti di abilità, creatività e servizio, oppure per specializzazioni particolari; e, di conseguenza, essere richiesta per eventi esclusivi, feste private o addirittura per lavorare in bar di fama internazionale;

  • le mance; in molte culture, ad esempio negli Stati Uniti, possono rappresentare una parte sostanziosa del guadagno totale. Una barlady carismatica, attenta e capace di creare un legame con i clienti può guadagnare somme generose, aumentando la sua retribuzione.

Infine, come dicevamo, alcune barlady intraprendono percorsi imprenditoriali, creando il loro brand, lanciando linee di prodotti, organizzando corsi di formazione o avviando i propri locali. Questi percorsi obbligano a un investimento iniziale, ma offrono anche l'opportunità di guadagni molto maggiori nel lungo periodo.

Barlady famose

Nel mondo del bartending, alcune donne hanno saputo innovare e ispirare generazioni con il loro stile, la loro etica professionale e la loro visione unica. Ecco alcune delle barlady che hanno ridefinito il concetto di bartending e hanno dimostrato che determinazione, passione e creatività possono portare risultati straordinari:

  • Julie Reiner; molto nota a New York, ha co-fondato e gestito alcuni dei bar più iconici della città, come il Flatiron Lounge e il Clover Club.

  • Audrey Saunders; anche lei è celebre a New York, come bartender del famoso bar Pegu.

  • Ivy Mix; co-fondatrice del famoso bar Leyenda a Brooklyn, è conosciuta per la sua passione per i cocktail a base di spiriti latinoamericani. Ha anche fondato Speed Rack, un concorso di bartending solo per donne, che raccoglie fondi per la ricerca sul cancro al seno.

  • Pamela Wiznitzer; nominata "Miglior barlady di New York", ha impresso la sua firma nel menu dei cocktail del prestigioso bar newyorkese Seamstress, con creazioni originali e audaci.

Conclusioni

Essere una barlady non è solo una professione, ma una vera e propria vocazione. E il certificato alla fine del corso è solo l'inizio.

Certo, è la chiave che apre le porte di questo mondo, ma la vera magia inizia dopo: immagina di avere tra le mani uno shaker; senti il freddo del metallo, il suono del ghiaccio, gli aromi che si enfatizzano mentre, con abilità, mescoli gli ingredienti. Ogni gesto è un rituale, ogni dettaglio conta. È un passo verso la costruzione di un’esperienza. Quando inizierai a lavorare come barlady, dovrai fare proprio questo: creare atmosfere, momenti indimenticabili; dietro ogni cocktail c'è una storia, sei pronta a esserne la narratrice?